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#TiPortoAlMuseo: Il Museo della Barca Lariana di Pianello del Lario

Sulle rive del Lago di Como, all'interno di una splendida filanda ottocentesca di Pianello del Lario , sorge il Museo Barca Lariana che tutela un patrimonio unico al mondo. Nelle sale e nei magazzini museali sono conservati centinaia scafi storici fra barche a remi, gondole, barche da pesca, caccia e contrabbando, motoscafi da diporto e da competizione, barche a vela e antichi barconi da lavoro. Il Museo si propone di raccontare, non solo la storia della nautica lariana, ma dell'Italia intera. Dagli antichi romani fino ai giorni nostri, le barche ci raccontano di vite ordinarie e straordinarie: un incantevole viaggio che, ci auguriamo, possa restituirci il ricordo di un'Italia meravigliosa che non deve essere dimenticata e che possa essere di stimolo per le generazioni future. Nella prima sala sono esposte le prime prestigiose barche , fra le quali LAURA I Abbate , primo scafo a superare i 200 km/h e un prestigioso runabout di Giacomo Colombo . Da qui si accede a una pass...

#TiPortoAlMuseo: Il MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino



Il MAO – Museo d'Arte Orientale di Torino ha sede in uno dei palazzi del centro storico del capoluogo piemontese, Palazzo Mazzonis. Il Museo, tra i più recenti musei della città, fu inaugurato nel 2008 e ospita una delle raccolte d'arte orientale più importanti d'Italia.

INGRESSO DEL MAO

Palazzo Mazzonis fu per almeno tre secoli la dimora torinese di due rami di una famiglia tra le più importanti dell'aristocrazia piemontese: i Solaro della Chiusa e i Solaro della Margarita. L'edificio è attestato fin dal 1587 e le sue sorti sono strettamente legate alla storia dei suoi proprietari, in parte ripercorribile grazie alle decorazioni in stucco del salone di rappresentanza collocato al piano nobile dell'edificio. Nel 1723 avvenne un ammodernamento dell'edificio. In seguito ai lavori settecenteschi il Palazzo assunse così la forma di residenza di rappresentanza che tuttora conserva.

Nel 1870 l'edificio passò a Paolo Mazzonis, industriale tessile. Il piano terreno del Palazzo venne quasi subito adibito a sede degli uffici della manifattura e tale rimase per un secolo. Ancora oggi l'edificio è noto appunto come Palazzo Mazzonis. Gli interventi più recenti nell'ornato del palazzo interessarono lo scalone d'onore e si devono all'iniziativa di Ottavio Mazzonis. Lo stesso Ottavio Mazzonis, pittore allievo di Nicola Arduino, nel 1955 dipinse la volta ad affresco con l'Allegoria dell'Arte e dell'Industria e le insegne araldiche della famiglia, e due anni dopo eseguì Il giudizio di Paride.

PALAZZO MAZZONIS, INGRESSO

Negli anni '60 la Manifattura Mazzonis cessò la propria attività e il Palazzo rimase inutilizzato. Ottavio Mazzonis, che nel frattempo si era trasferito altrove, concluse le trattative di vendita con la Città di Torino nel 1980. A seguito di un restauro quinquennale, durato dal 1980 al 1985, il Palazzo venne adattato a ospitare Uffici Giudiziari. L'edificio venne dotato di impianti e di spazi capienti capaci di accogliere grandi numeri di persone e ospitò i grandi processi al terrorismo e alla lotta armata.

Tra il 2004 e il 2008 il Palazzo vide la sua ultima grande trasformazione d'uso. Le sue porte si riaprirono nel dicembre 2008, quando, tra gli stucchi barocchi e i muri pregni di storia recente, trovano posto per la prima volta le collezioni del MAO – Museo d'Arte Orientale.

PALAZZO MAZZONIS, CORTILE INTERNO

L'allestimento museale si è svolto tra maggio e dicembre del 2008. La progettazione degli spazi ha tenuto conto della preesistenza di alcuni nuclei di collezioni e ha avuto come esito l'articolazione delle collezioni in cinque gallerie corrispondenti ad altrettante aree culturali. Il MAO aspira alla più ampia rappresentazione della produzione artistica dei vari paesi dell'Asia. Nel Museo trovano spazio le più importanti tradizioni culturali e artistiche di quel continente. Le collezioni del MAO consistono di quasi 2300 opere. Esse coprono un arco temporale che parte dal Neolitico e arriva fino agli inizi del secolo scorso. A queste si aggiungono più di 1400 reperti di scavo di periodo pre islamico provenienti dagli scavi iracheni di Seleucia e Coche.

GIARDINO GIAPPONESE 

REPERTI DEL MAO

REPERTI DEL MAO

REPERTI DEL MAO

Il MAO fa parte della Fondazione Torino Musei, insieme alla GAM e a Palazzo Madama. Nel 2019 sono stati più di 100mila i biglietti staccati, con numerose mostre di successo. 

Per Info e Prezzi: www.maotorino.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 71^ Tappa

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